Oggi sono arrivato a casa dopo una giornata parecchio stressante e difficile da condividere. Prima di entrare dalla porta mi sono preso qualche minuto per ricentrarmi, per evitare di sfogare lo stress accumulato cercando il litigio con la mia compagna e gestire così il mio stato d’animo nel migliore dei modi.
Tempo fa, quando non avevo ancora conosciuto gli strumenti potenzianti della Programmazione Neuro Linguistica, avrei gestito molto male questa stessa situazione, in particolare ogni volta che mi trovavo davanti a un dilemma (opzione 1 o 2). Normalmente sarei andato in escandescenza. Essendo allora molto severo con me stesso non mi davo il permesso di ascoltarmi e di ascoltare gli altri. Quindi succedeva spesso che le persone a me più vicine facevano molta fatica ad aiutarmi: gettavo addosso a loro tutto il mio stress o malessere. Sentivo anche una vocina che mi avvisava che stavo sbagliando, ma mi diceva anche che se avessi chiesto scusa per il mio atteggiamento non adeguato o brusco, gli altri ne avrebbero approfittato facendomi passare per sbagliato anche in tutte le altre situazioni.
C’era quindi in me una doppia difficoltà: quella di permettermi di fermarmi con me stesso e quella di avere fiducia nelle mie capacità di giudizio e negli altri.
Grazie alla PNL ho capito che vedere solo un’unica possibilità (di scelta, di comportamento, ecc.) è estremamente depotenziante perché genera una forma di obbligo. Considerare solo due opzioni (dilemma) dà solo una minima parte della realtà: “destra o sinistra”. Al contrario, quando ci si impegna a trovare almeno tre o più opzioni, ci si dà automaticamente la possibilità di vedere a 360°. Questo ci fa stare meglio perché ci si rende conto che c’è un mondo di scelte a disposizione, spetta a noi valutare quali sono più efficaci ed efficienti e prendere quella migliore per noi. Ascoltare veramente le mie emozioni e ciò che avviene dentro di me è stata una grande scoperta.
È una strategia che ad oggi mi permette di trovare un equilibrio: come con una bilancia, capire quali sono i due pesi in gioco, di cosa sono fatti, quanto pesano e che forma hanno. Una volta raccolti tutti i dati sono pronto a organizzarmi dando un significato più grande e opportuno della situazione attuale, mantenendo la centratura in situazioni difficili da gestire. Anche se il peso è grande, ho una buona fiducia nei miei sensi, nelle mie percezioni e nelle possibili scelte a mia disposizione. Infine, so che tutto quello che mi è arrivato non è un caso: potrò sempre trarne un insegnamento che mi potenzierà come persona e porterà risultati positivi per me e per gli altri.
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