Oggi ho iniziato un nuovo corso che mi aiuterà a sviluppare ulteriormente la mia preparazione professionale come Coach. Durante la lezione è stato toccato un argomento che mi sta a cuore, che è legato con la mia esperienza passata.
Nella vita ho sempre avuto una grande curiosità ed il desiderio di avere una visione a 360° delle cose. Da piccolo ero sempre alla ricerca di risposte, soprattutto quando mi trovavo davanti qualcosa di nuovo, misterioso e affascinante, con cui facevo magari fatica a mettermi in relazione. L’unica domanda che riusciva a placare la mia sete di sapere era (ed è tutt’oggi) il perché: Perché è così e non in un altro modo?
Quando ero piccolo la risposta che trovavo era per me un ponte che mi aiutava a dare un senso. Non mi arrendevo finché non avessi trovato conferme o smentite alla mia verità momentanea che mi avessero fatto sentire soddisfatto.
Questo modo di cercare la verità a tutti i costi sicuramente non era semplice per chi mi stava vicino 😊. Ero costantemente alla ricerca di connessioni e spiegazioni che mi aiutassero a capire meglio. Magari non mi accorgevo che chi mi stava accanto in quel momento aveva altre priorità. Quelle rare volte che me ne accorgevo smettevo di fare domande, pronto però a tirarle fuori alla prima occasione buona.
Questa perseveranza è stata determinante anche quando, all’età di 22 anni, ho deciso di iscrivermi in palestra, dove mi sono allenato con regolarità tre volte a settimana per 10 anni. Quest’esperienza mi ha aiutato a svilupparmi sia esteriormente che interiormente: oltre all’allenamento fisico ho vissuto tante situazioni ed emozioni, da quando ero super carico e performante a quando invece mi sentivo poco motivato e insicuro di me stesso. È qui che la costanza di continuare ad allenarmi nonostante le avversità e le problematiche ha fatto la differenza, soprattutto nei primi anni.
Con l’andare del tempo gli allenamenti sono diventati una risorsa, un guadagnare energia e non una difficoltà o un togliere qualcosa. Questo mi ha permesso di raggiungere quell’immagine di me che avevo in mente e gli obiettivi che mi ero posto. Ora posso ringraziare tutte quelle volte che avrei voluto mollare ma non l’ho fatto.
Oggi uso quella stessa consapevolezza quando ho un sogno da portare avanti. C’è una frase che sento molto vicina, che mi è servita per mantenere la mia costanza e perseveranza:
„Non permettere a nessuno di dirti che quello che desideri è irraggiungibile… Se hai un sogno, devi difenderlo… Se vuoi qualcosa, vai e prenditela. Punto.“ — Will Smith
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